Due cestini da picnic e una sola mela …
La storia di due clown che, dopo aver litigato per una mela, si ritrovano a giocare con tante palline.
Raccontato con molto umorismo, fascino e momenti poeticamente sottili.
Una scala musicale, un trapezio sospeso una palla di energia, un po’ di donna, la forza della passione colorata dei ritmi andalusi, la Picara è pronta a tutto.
Nonostante il suo apparente orgoglio e i suoi mille incanti, scopriamo poco a poco un cuore tenero.
Spettacolo interattivo per spazi non ordinari
Danza, musica, teatro site sensible.
Una corda, allo stesso tempo metafora e oggetto che rende tangibile l’invisibile che ci lega.
Un cerchio di corde per materializzare una comunità effimera. Un raggio, una rete, un nodo, una treccia, un garbuglio, per provocare interazioni e interrogativi, per invitare al movimento in una narrazione poetica, potente e sensibile
Dicono sia un pacco! Ma è solo semplice Paccottiglia di circo non-contemporaneo.
Uno spettacolo clownesco in cui il mondo del Circo rivive in chiave parodistica grazie a due autentici cialtroni: Frank Duro e Gustavo Leumann. Rifiutati dal “Nouveau Cirque” e radiati dal circo classico, ai due eccentrici figuri non resta che creare il proprio circo: il Circo Pacco.
Nel tentativo di allestire il loro spettacolo cercano con ogni mezzo di guadagnarsi il centro della scena e accattivarsi il pubblico.
A costo di prevaricarsi l’uno con l’altro si sfidano a colpi di numeri al limite della cialtroneria tra piogge di pop-corn, magia comica, sequenze di giocoleria e acrobatica eccentrica.
Il signor Fritz, giardiniere comunale, sta affrontando un grosso problema: nel parco è apparsa una strana capanna, collegata al rubinetto pubblico. A causa di questa presenza inaspettata, il signor Fritz sperimenta degli sfortunati incidenti: quasi soffoca con una corda da bucato e rischia di avvelenare il pesce Toni con un tubetto di medicina effervescente. Intanto la nostra diva rimane senz’acqua sotto la doccia e scopre il signor Fritz dalla cui bocca fuoriesce la coda agitata del suo pesce
Avete mai pensato che gli oggetti che usate distrattamente ogni giorno possano, se utilizzati nel modo giusto, divertirvi, affascinarvi e stupirvi?
Grucce, appendini o omini, chiamateli come volete, tanto poi non li riconoscerete!
Proprio loro, si animeranno silenziosamente e senza che abbiate il tempo di rendervene conto, vi ritroverete a ridere come bambini guardando questi oggetti volare, trasformarsi e persino innamorarsi, grazie ad un furbo clown eccentrico.
Un narratore accoglie il pubblico e lo porta a conoscere un curioso personaggio, l’ultimo albero rimasto di un antico bosco! Poco dopo aver iniziato a narrare, l’albero prende vita e interpreta egli stesso la storia, incantando gli spettatori suonando una sega, proprio una di quelle usate per tagliare il bosco in cui viveva! Nasce così da questo commovente contrasto una favola moderna, ecologica e poetica, adatta a grandi e piccoli. Una storia che ci fa capire come da uno strumento di distruzione possa nascere la poesia.
Uno strambo personaggio apre la sua grande valigia e ne tira fuori telefoni di tutte le forme ed epoche: con le cornette, i fili allungabili, con i tasti numerici e i dischi rotanti. Poi invita grandi e piccini ad accomodarsi e rispondere.
Un'installazione interattiva, dove grazie ai telefoni comunicanti un attore legge le favole di Gianni Rodari, fantastiche, delicate, divertenti brevi storie che possono essere ascoltate una dopo l’altra senza stancarsi mai.
Temis ed Ines, due cuoche strampalate, oramai stanche di cucinare sempre gli stessi piatti, decidono per un giorno di giocare con gli ingredienti che trovano in cucina.
Tra le chiacchiere delle due cuciniere prendono vita, sul tavolo, buffi personaggi che diventeranno i protagonisti di due fiabe molto famose: La principessa sul pisello e Biancaneve e i sette Nani (o per meglio dire: Biancaneve e i sette Pani). Verdure, frutta, pani, farine e utensili da cucina saranno gli attori di queste fiabe della tradizione europea.